Tagli alla sicurezza, Chiodi: «Un errore da contrastare in Parlamento»

TERAMO – Anche il Presidente dell’Esecutivo abruzzese, Gianni Chiodi, firma a Pescara nell’ambito dell’iniziativa promossa dai sindacati del comparto sicurezza contro i tagli indiscriminati agli uffici e presidi della Polizia di Stato, in Abruzzo come in tutto il territorio nazionale. "Ritengo che sia quantomeno inopportuno in un contesto così difficile dal punto di vista economico e sociale andare a depauperare le risorse di organi che debbono garantire la sicurezza. Alcune attività sulla spesa pubblica fanno fatte – ha detto – ma non indiscriminate: questo è un errore e bisogna contrastarlo; lo faremo in tutti i modi possibili, anche in sede parlamentare. In Abruzzo abbiamo tagliato ma non abbiamo toccato il sociale. Sulla sicurezza – ha concluso – non si può scherzare". "Assolutamente sì firmerò anche io la petizione delle forze dell’ordine, ma più che le firme serve ora l’azione congiunta dei parlamentari abruzzesi". Lo ha detto il candidato del centrosinistra alle regionali, Luciano D’Alfonso, il quale insiste parlando di "una azione all’altezza dei bisogni dei cittadini, perchè sottoscrivere un appello è il contributo minimo da dare alle aspettative dei cittadini abruzzesi, ma è molto più utile dare alle istituzioni quel corso e quel corpo per risolvere i problemi". Luciano D’Alfonso cita volutamente la petizione che ieri il comune di Pizzoferrato (Chieti) ha stilato per evitare la chiusura della caserma dei Carabinieri perchè "in quel caso ci sono avamposti della civiltà che vanno rispettati. A Pizzoferrato nel 1944 è nata la Brigata Majella con i suoi partigiani martiri e questo dà la misura del valore del territorio – ha proseguito – serve una collaborazione tra enti per tenere aperti questi luoghi di sicurezza collettiva, magari senza oneri con la condivisione di piani che prevedano l’uso di spazi demaniali e territoriali senza spese".